mercoledì 26 agosto 2009

Che internet sia stato un cambiamento epocale non ci sono dubbi. I vantaggi che ha portato in termini di velocità, di disponibilità di dati, di "avvicinamento" di idee sono ormai riconosciuti da tutti e non possono essere messi in discussione.
E' vero però che questo nuovo impulso all'innovazione ha creato anche qualche problema. Innanzitutto a livello di proprietà intellettuale, perchè ogni cosa si mescola nell'immensità della rete e perde i confini originari della sua creazione.
Ed è per questo che ad ondate regolari qualcuno cerca di mettere dei paletti a quello che è lecito acquisire da internet.
La lotta è concentrata soprattutto al mondo della pirateria musicale, ovvero contro quei programmi di filesharing (ad es. Emule) che permettono a milioni di utenti di scambiarsi file in maniera gratuita aggirando le leggi sul copyright, con gravi perdite economiche.
L'ultimo attacco ai "pirati" viene dal governo inglese, che ha minacciato di tagliare la connessione a banda larga a chi scarica in maniera illegale (operazione già tentata tra l'altro in Francia e dichiarata incostituzionale).

http://www.repubblica.it/2009/08/sezioni/tecnologia/legge-web-londra/legge-web-londra/legge-web-londra.html

E' però forse necessario farsi un'idea di cosa sono copyright e copyleft.
Il COPYRIGHT, dall'inglese "diritto di copia", è l'insieme delle normative sul diritto d'autore in vigore nel mondo anglosassone a partire dal XIV secolo, con la volontà di operare un controllo sulle opere pubblicate. Questo è il significato in senso classico del termine che è venuto meno una volta sviluppatosi il mondo di Internet.

Tra il XX e il XXI secolo si è avuto l'episodio emblema di questo cambiamento di significato del copyright in rete: il caso Napster, uno dei primi sistemi di condivisione gratuita di file musicali ( file sharing ). La chiusura di Napster è avvenuta nel 2002 a causa delle denunce degli editori che vedevano nel sistema un concorrente per i propri profitti. Ovviamente il problema è stato risolto da questa chiusura ma solo per breve tempo, poichè non c'è voluto molto affinchè nuovi file sharing nascessero al posto di Napster.

Il diritto d'autore italiano è disciplinato prevalentemente dalla Legge 22 aprile 1941, n. 633 e successive modificazioni, dal Titolo IX del Codice Civile.
La legge italiana sul peer to peer punisce:
1.con una multa chi scarica illegalmente file protetti da diritto d'autore
2.con una multa e la reclusione chi fa upload e mette in condivisione file
3.con una multa e un periodo di reclusione maggiori chi diffonde materiale protetto da copyright per scopi di lucro.

Gioco di parole da copyright è l'espressione COPYLEFT, che individua un modello alternativo di gestione dei diritti d'autore basato su un sistema di licenze indicate dall'autore al fruitore. La condizione principale obbliga i fruitori dell'opera a rilasciare eventuali modifiche sempre sotto lo stesso regime di licenze.
Nel 1984 Richard Stallman e la Free Software Foundation svilupparono un meccanismo a partire dal copyright, specifico per la gestione dei diritti sulla proprietà dei software. Questo principio è tutt'oggi ampliamente applicato nell'ambito del Software libero.
Il copyleft si basa appunto su una licenza che garantisca, a chiunque possegga una copia del lavoro, le stesse libertà del suo autore, incluse le quattro libertà basilari indicate da Stallman:
1.la libertà di usare a propria discrezione e di studiare quanto ottenuto
2.la libertà di copiare e condividere con altri
3.la libertà di modificare
4.la libertà di ridistribuire i cambiamenti e i lavori derivati

Ovviamente perchè il copyright venga rispettato, occorre tenere presenti condizioni aggiuntive: assicurarsi che la licenza copyleft non possa essere revocata; assicurarsi che il lavoro nelle sue versioni modificate sia distribuito in una forma che ne faciliti le modifiche ( ad esempio richiedendo la distribuzione di codici sorgente e di tutti gli script e i comandi utilizzati per tale operazione); assicurarsi che il lavoro modificato sia accompagnato da una descrizione per poter identificare le modifiche apportate rispettol'originale mediante manuali utenti, descrizioni, ecc....

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